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De Siena Silvio |
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Università di Salerno |
Abstract
Si
mostra che l'applicazione di semplici principi ad un qualsiasi aggregato
dinamicamente stabile di particelle identiche porta a leggi non banali
di raccordo tra le dimensioni globali, in massa ed estensione, dell'aggregato
e le dimensioni di un suo componente elementare. Lo schema e` stato sviluppato
piu` in dettaglio per i sistemi astrofisici e cosmologici, regolati quindi
dalla forza gravitazionale.
In
questo caso, l'alto numero di componenti autorizza l'ipotesi di una componente
fluttuativa che dia conto in modo efficace dei complessi moti caotici all'interno
degli aggregati. Allora, la relazione ricavata in precedenza per un generico
aggregato risulta in questo caso specifico derivare dall'ipotesi che, per
motivi di stabilita` e confinamento, la forza che una particella di prova
esperimenta da parte dell'intero aggregato sia equilibrata dalla forza
fluttuativa minima. Aggiungendo alla relazione ottenuta un criterio di
criticita` associato al raggio di Scwartzschild di in aggregato gravitazionale,
si ottengono in modo gerarchico relazioni che permettono di ricostruire
in ordine di grandezza, ma con apprezzabile accuratezza, tutti i valori
osservati di lunghezza e di massa delle strutture astrofisiche e cosmologiche
secondo la sequenza: nucleone, planetesimo, stella di neutroni, sistema
solare, galassia tipica, cluster e supercluster di galassie, raggio osservato
dell'Universo. Tutte le quantita` sono espresse solo in termini di quattro
quantita`: raggio classico e massa di un nucleone, costante di gravitazione
universale e velocita` della luce. Infine, l'eventuale identificazione
del raggio classico di un nucleone con la sua lunghezza Compton permette
di ritrovare alcune ben note leggi e congetture riguardanti le strutture
gravitazionali.